“No es lo mismo correr, que correr en Valencia”. Domenica 15 novembre, abbiamo sperimentato direttamente che lo slogan coniato dalla più importante maratona spagnola corrisponde a verità. E’ stata, infatti, un’esperienza davvero eccezionale, per noi della Podistica Avis Fabriano, partecipare alla tradizionale gara di 42 chilometri e 195 metri nella deliziosa Valencia. Una città che a buon diritto si definisce “Ciudad del Running”, con i suoi spazi sterminati a disposizione dei podisti e degli sportivi in genere. Basti pensare al Jardì del Tùria, un parco verde di centodieci ettari che attraversa la città per la lunghezza di cinque chilometri, tenuto perfettamente, un paradiso urbano per i grandi e per i piccini.
La passione dei valenciani per la corsa l’abbiamo appurata anche durante la maratona. Migliaia e migliaia di persone ai lati delle strade – lungo l’intero percorso della gara – hanno applaudito ed incoraggiato tutti i partecipanti, dai top runner agli ultimi tapascioni. “Animo! Animo!”, l’incitazione più usata. Oltre cento gruppi musicali, ai bordi dei bei viali cittadini, hanno dato il ritmo ai podisti. Adrenalina pura gli ultimi tre chilometri, con un tifo e un calore paragonabili ad un tappone dolomitico di ciclismo. E infine il traguardo, da brividi, all’interno della moderna Città delle Arti e delle Scienze disegnata dall’architetto Calatrava, con l’impressione di camminare sull’acqua. La maratona, vissuta come una festa della città. Un calore che può essere paragonato solo a New York, tra le esperienze internazionali che abbiamo fatto finora. Proprio per questo, probabilmente, la maratona di Valencia ha ritoccato il suo record di partecipanti, raggiungendo quota 16.500. Ai quali vanno aggiunti gli 8.500 che hanno corso la gara parallela di 10 chilometri. Un serpentone infinito di 25 mila podisti, dunque, ha colorato la città. Dopo gli spagnoli, che sono di casa, la nazione più presente è stata l’Italia con oltre 1.400 runner, tra cui noi della Podistica Avis Fabriano: nove impegnati nella maratona e uno (anzi una) nella 10 chilometri.
Accompagnati anche da sei famigliari, abbiamo trascorso un bel fine settimana, fatto non solo di corsa, ma pure di turismo, gastronomia e shopping, godendo del clima mite incontrato (anche venti gradi) e della perfetta organizzazione dell’agenzia Travelrunning di Bastia Umbra capitanata dall’impeccabile Paolo.
A velare il nostro entusiasmo – e crediamo di tutti – è stata la notizia giunta venerdì sera delle stragi avvenute a Parigi, le cui vittime sono state ricordate con un minuto di rispettoso silenzio dai 25 mila runner prima dello start. Un momento davvero toccante.
Per la cronaca, la maratona è stata vinta dal keniano John Mwangangi, che ha firmato il record della manifestazione valenciana correndo in 2 ore 6 minuti e 13 secondi; idem in campo femminile, con Beata Naigambo prima assoluta in 2h 26’ 58”.
E veniamo a noi della Podistica Avis Fabriano. Lo specialista Gabriele Salvatori ancora una volta è sceso sotto le tre ore e trenta, terminando la gara – per la precisione – in 3h 26’ 59”. Da applausi i due esordienti in questa impegnativa distanza: Luciano Angelini ha impiegato 3h 44’ 09” (giungendo addirittura 10° nella sua categoria d’età, 65-69 anni!), poco dietro Vincenzo Petrucci in 3h 44’ 34”, al termine di una accorta performance. Regolare come sempre il passo di Mauro Moschini, 3h 47’ 59”, ormai un veterano essendo alla sua quattordicesima maratona. A seguire, Gabriele Fiorani (3h 49’ 57”) e – chi scrive – Ferruccio Cocco (3h 52’ 02”) hanno entrambi migliorato di diciassette minuti la precedente prestazione stagionale, quella dello scorso marzo a Roma. Una bella limata al “personal best” l’ha data Daniele Renzi, sceso all’encomiabile tempo di 3h 52’ 17”. Tenacia e spirito di sacrificio hanno contraddistinto anche stavolta Andrea Tomassetti, che ha portato a termine la sua nona 42 km in 4h 25’ 17”. Un giusto applauso lo merita anche Crescenzo Papale che, pur vittima di un infortunio muscolare già prima della partenza dall’Italia, ha ugualmente partecipato alla trasferta spagnola e ha fatto di tutto per correre almeno alcuni chilometri insieme ai compagni: da elogiare per spirito di amicizia e partecipazione.
Infine, nella gara di 10 chilometri si è cimentata Benedetta Ninno, che ha pensato bene di battezzare il suo esordio assoluto nel mondo del podismo scegliendo una grande manifestazione come quella di Valencia e tagliando il traguardo in 1h 06’ 12”.
Complimenti a tutti e… appuntamento alla prossima trasferta internazionale!
Ferruccio Cocco