Sabato 2 settembre, l’iron-man della Podistica Avis Fabriano, Arturo Balduccio, ha partecipato a Ravenna alla “6 ore di Teodorico”. Un tipo di gara molto particolare, quella delle sei ore: vince chi percorre più chilometri in questo lasso di tempo. Ebbene, il nostro portacolori ha percorso 54 chilometri e 900 metri! Una bella quantità, che gli hanno consentito di classificarsi al 34° posto. Il vincitore è stato Marco Lombardi: 76 chilometri e 460 metri.
Arturo, terminata la sua lunga “fatica”, ci ha scritto questo interessante resoconto, per condividere la sua esperienza e – chissà – per stimolare qualche altro avisino a partecipare ad una prossima “6 ore”. Buona lettura.
«La gara si è svolta in un circuito di circa 1300 metri da ripetere per tutta la durata. Partenza alle ore 16, arrivo alle ore 22. Per me era la prima gara in circuito. Di positivo c’è che puoi lasciare la tua borsa lungo il percorso e quindi avere sempre a disposizione le tue cose e dei ricambi se ne hai bisogno. In contemporanea alla 6 ore si svolgeva, sullo stesso tracciato, la 15 miglia. La difficoltà di correre in circuito è che bisogna stare sempre molto concentrati su sé stessi e sul proprio passo perché sei continuamente superato da molti atleti che vanno più veloce. Questa situazione era anche amplificata dal fatto che si svolgeva anche la 15 miglia. Dopo le tre ore, la situazione è cambiata perché sono rimasti solo gli atleti della sei ore. Ho iniziato a recuperare su molti che erano partiti troppo veloci. Ed erano molti di più quelli che superavo rispetto a quelli che mi superavano. E con il passare del tempo, continuare a doppiare delle persone ti da una grande forza. Alla fine, 10 chilometri di differenza significa che hai doppiato (o sei stato doppiato) circa otto volte… Mi ero posto l’obiettivo di fare il passaggio della maratona in 4 ore e 20 minuti e poi continuare a correre almeno fino a 50 chilometri. Sono riuscito ad andare costante come previsto fino alla maratona, dove sono passato in 4h 19, e poi ho deciso di rallentare ma di andare fino in fondo alle 6 ore. Da un punto di vista meteorologico, nelle sei ore sono passate tutte e quattro le stagioni: partenza alle 16 con l’Estate, con quasi 30 gradi; dopo un’ora si è alzato un fortissimo vento (Autunno), che naturalmente era contrario in un lungo rettilineo nella parte scoperta del circuito; intorno alle 19 per due ore Inverno, visto che con il buio è arrivata la pioggia ed un piccolo temporale e la temperatura si è abbassata a 16 gradi; nell’ultima ora (Primavera) ha smesso di piovere e si è calmato il vento. era sempre fresco, ma per correre era l’ideale. Bella esperienza. Sicuramente ti aiuta a conoscerti e gestirti sia in funzione delle tue capacità e possibilità, sia in funzione dei cambiamenti di condizione esterne. Cosa positiva oggi: non mi fanno male le gambe! Ora non mi resta che recuperare per… Berlino!!!».
Arturo Balduccio